James Bond è impegnato in un'esercitazione durante la quale però deve eliminare un agente che gli ha sparato sul serio. Dopo questo prologo viene inviato a Bratislava per organizzare la defezione di Georgi Koskov, un generale del Kgb. Qui sventa un attentato organizzato da una graziosa violoncellista-spia. Si reca quindi in Afghanistan dove scopre che dietro a tutto si cela proprio Koskov.
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Di solito non do mai ascolto alle recensioni, quando si tratta di film: io credo che ciascuno si debba guardare la pellicola interessata e farsi un'opinione propria. Però, ci sono quei film che, per quante persone cerchino di farlo sembrare migliori, sono oggettivamente scadenti. E' il caso di Zona Pericolo, che segna l'esordio di Timothy Dalton nel ruolo dell'agente segreto 007. Il problema, però, non è l'attore protagonista (che non ha mai rappresentato un problema per me), freddo e umano quanto basta, né l'azione spettacolare ed adrenalinica, né la regia di John Glen, che però a tratti sembra estremamente svogliata. Gli anelli deboli della catena sono essenzialmente due: 1)La sceneggiatura. Badate bene, non la trama: non solo trovo che prendere dei trafficanti d'armi come villain sia una buona idea, specie dopo tutti i milionari megalomani che ci siamo sorbiti, ma è anche il modo migliore per introdurre un maggiore realismo in tutta la faccenda. Peccato, allora, che il copione (i cui autori sono l'ormai vecchio Richard Maibaum e Michael G. Wilson), dopo aver imbastito una prima ora che rasenta la perfezione
ad eccezione della parte a Londra, con un killer travestito da lattaio (!!)
va in caduta libera nella seconda parte, con una scena prolissa dopo l'altra, fino a un climax sinceramente congegnato davvero male e un'ironia che nuoce. Ciò si nota particolarmente in quello che dovrebbe essere il villain principale,
penalizzato da battute scadenti e un doppiaggio aberrante. 2)La bond-girl. Non è un disastro come quella di Una cascata di diamanti, ma ci manca poco. Piatta, scialba, noiosa, dà sempre l'impressione di essere la persona sbagliata nel posto sbagliato al momento sbagliato. Almeno alla fine riesce a fare qualcosa.
Nel complesso, un film dalle ottime potenzialità, ma sviluppato male. Cosa sia successo per far inciampare gli sceneggiatori e il regista penso che resterà un autentico mistero. E dire che poteva essere un bond-movie fra i migliori, invece...